Costa Smeralda: da Porto Rotondo a Tavolara

Delle meraviglie della Costa Smeralda abbiamo già cantato le lodi in uno scorso articolo. Ci eravamo in quel caso concentrati sul mare e le terre che avremmo incontrato navigando verso nord, da Golfo Pevero alla Corsica. Questa puntata viaggeremo invece verso sud, toccando luoghi molto amati dal turismo d’élite come Porto Rotondo, spiagge belle e possibili come nel Golfo Aranci e aree marine di intatto splendore come quelle dell’Isola di Tavolara.

Porto Rotondo, non solo Vip

Blasonato dirimpettaio del moderno porticciolo turistico di Portisco, Porto Rotondo è tra i gioielli della Gallura, spartendosi con Porto Cervo le preferenze del turismo nazionale ed estero. Considerato uno dei luoghi più à la page della Sardegna e di tutta Italia, Poltu Rutundu (in gallurese) è meta di vacanze di personaggi famosi dall’alta finanza allo spettacolo, che la scelgono come residenza estiva. Tecnicamente non appartenente alla Costa Smeralda ma a questa accomunato nel sentire comune, prende il nome dalla struttura del porto, dalla forma appunto tondeggiante, fatto costruire da Luigi e Nicolò Donà delle Rose sul finire degli anni Sessanta. La mondanità non è comunque l’unica sua attrattiva. E accanto ai lidi dove praticare un pur divertente Vip watching come la splendida Spiaggia Ira, tra le più grandi di Porto Rotondo, ne troveremo altri di pari bellezza. La spiaggia di Punta Nuraghe, ad esempio, si trova in una delle tre penisole (le altre sono Punta Volpe e Punta Lada) in cui si articola il territorio, tra macchia mediterranea e mari cristallini. Nota anche come Spiaggia Contro Ira, Punta Nuraghe gode di acque trasparenti che attraversano tutte le sfumature del blu e regala splendidi panorami del Golfo di Cugnana. Superato il Porto, a poche centinaia di metri a est si trova invece la Spiaggia dei Sassi, circondata da colline e caratterizzata dalle piccole pietre che si mescolano alla sabbia giustificandone il nome. Tra le spiagge più belle vanno poi ricordate quella di Shirley Bassey e di Punta Asfodelo nonché quella di Marinella. Lunga circa 800 metri, la spiaggia di riferimento per Porto Rotondo si trova tra questo e Golfo Aranci, dista circa 3 chilometri da quella di Ira e offre una bella vista sulle isole di Soffi e Mortorio.

Golfo Aranci, a passo d’uomo

Non ci sono aranci, in questo piccolo centro marino ai piedi del promontorio di Campo Figari. Il nome gli deriverebbe da una errata traduzione del nome sardo di Golfu di li Ranci, ossia dei granchi, ma poco male: la bellezza del mare e della stessa vegetazione circostante compensa abbondantemente l’equivoco. Tra le caratteristiche di questo luogo più amate dai turisti c’è la possibilità di raggiungerne le spiagge cittadine a piedi, visto che si trovano a due passi dal centro. Prima, però, vale la pena fare una passeggiata tra le casette basse dell’antico borgo dei pescatori e, appena fuori dal centro abitato, fare un tuffo nel passato visitando il Pozzo sacro Milis. Importante sito archeologico di età nuragica, rappresenta una rara testimonianza di tempio nuragico “a pozzo”, di cui è ancora possibile distinguere la scalinata che conduce alla sorgente d’acqua. Passando invece alle bellezze naturali da visitare nelle vicinanze, non si può mancare la sosta a Cala Moresca, Cala Greca e a Cala del Sonno, sull’altro versante della penisola. Bellissima anche la piccola spiaggia di Cala Sabina, vicinissima alla stazione ferroviaria, mentre verso la zona di Arzachena troveremo la Spiaggia di Capriccioli e quella del Principe. Procedendo verso sud, oltre alla affollata Spiaggia Bianca ci aspetta una sequenza di spiagge che da Sos Aranzos, Cala Banana e Nodu Pianu conducono a quella di Pittulongu.

Tavolara, l’isola che c’è

Gli amanti delle immersioni e della natura selvaggia in genere non potranno mancare l’appuntamento con l’Isola di Tavolara. Posta di fronte a Porto San Paolo, si presenta come un parallelepipedo di calcare e granito lungo circa 7 chilometro e largo uno. Con l’isola di Molara e lo scoglietto di Molarotto fa parte dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Capo Coda Cavallo, comprendente più di 15.000 ettari di mare e più di 40 km di costa e fondata nel 1977 allo scopo di preservare e mantenere intatta la vita marina. Con un porticciolo e pochi residenti, l’isola non offre la possibilità di soggiornarvi, ma offre in compenso il lusso di passeggiare circondati da una natura incontaminata, di prendere il sole su spiagge da cartolina e, accompagnati da una guida escursionistica, di raggiungerne la vetta dal panorama mozzafiato. Per le immersioni, il luogo perfetto è la Secca del Papa, mentre tra le baie spiccano la Spiaggia di Porto Istana, Porto Taverna, Piscine di Molara, Cala Brandinchi e la Spiaggia di San Teodoro. Ancorando nella baia di fronte, dalla posizione perfetta e riparata dai venti da Nord a Est, sarà possibile concedersi poi una escursione in giornata e, oltre a prendere il sole distesi sulla sabbia bianchissima de La Cinta, percorrere il sentiero che in 20 minuti porta alle diverse calette, tra cartelli informativi sulla storia, la fauna e la flora dell’Isola.