La buona cambusa

Se siamo pratici dell’andar per mare certo sapremo quanto sia importante organizzare una buona cambusa. Se invece è la prima volta che viviamo questa esperienza, avremo bisogno di qualche dritta per rifornirci di cibo senza sbagliare generi e quantità. Dato per scontato che la nostra vacanza durerà almeno una settimana, non è infatti plausibile che ci affidiamo solo ai ristoranti dei porti o a piatti pronti take away, soluzione possibile ma comunque eccezionale…

La dotazione di base dalla prima colazione alla cena

Le considerazioni da fare sono analoghe a quelle già fatte in un altro articolo riguardante il bagaglio: in barca lo spazio è poco, quindi dovremo avere con noi solo quanto davvero ci serve. Quello, però, va assolutamente portato! Accanto alle differenze rispetto a quello che faremmo a terra, vedi l’atto stesso di spignattare per ore, ci sono poi le similitudini. Se infatti l’alimentazione in barca sarà ovviamente diversa rispetto a quella di casa, esistono dei punti fermi imprescindibili. Tra questi, la necessità di munirsi di una dotazione di base.

Come nella dispensa casalinga, anche in cambusa vanno contemplati alcuni prodotti, indispensabili per qualunque preparazione, anche la più semplice. Olio extravergine d’oliva, aceto, sale, pepe, spezie e aromi secchi sono il minimo sindacale per qualsiasi pasto salato, così come zucchero e/o miele, tè e caffè lo sono per la prima colazione. A quanto indicato aggiungeremo prodotti secchi e confezionati, in busta e in lattina. Imprescindibili sono la pasta, corta e lunga, il riso e, perché no, il cous cous, velocissimo da preparare senza quasi accendere i fornelli.

Scatolame e prodotti da forno secchi

Per condire quanto elencato, posto che di pasta all’olio non si campa per una settimana, dovremo stivare scatole di pelati ed eventuali sughi pronti a lunga conservazione. Da aggiungere alle basi di cereali o da consumare come piatto a sé non ci faremo mancare poi lo scatolame propriamente detto: dal tonno allo sgombro alle sardine, il pesce conservato è sempre una buona soluzione, a patto di prestare attenzione alle insidie dell’olio…

Sempre tra le scatolette sarà bene fare scorta di legumi, dai fagioli ai ceci ai piselli, perfetti per comporre saporiti e sostanziosi piatti unici e insalatone, mentre per una nota di dolcezza potremo prendere in considerazione la frutta sciroppata.  

Restando tra gli acquisti da fare prima della partenza, nel carrello non potranno mancare pacchi di pancarré e soprattutto di crackers, gallette, crostini e grissini: tutti prodotti secchi dalla buona conservabilità utili ad accompagnare i pasti così come a soccorrerci in caso di mal di mare. Per quanto riguarda la prima colazione, alla dotazione di base di tè, caffè, zucchero dovremo aggiungere biscotti secchi, merendine e fette biscottate, da completare secondo i gusti e le abitudini con confetture o miele.

Bevande (quasi) senza limiti

Capitolo fondamentale è quello delle bevande. Va da sé che l’idratazione è fondamentale e che quindi i gavoni andranno stipati di acqua in abbondanza. A questa aggiungeremo cartoni di succhi di frutta e di latte a lunga conservazione e, per accompagnare pasti e comporre aperitivi, lattine di birra e bottiglie di vino, da sorseggiare al tramonto sgranocchiando un crostino, qualche arachide o altra frutta secca, da aggiungere a piacere nella lista delle cose da comprare.

Ortaggi e altri alimenti freschi

Detto dei prodotti secchi e a lunga conservazione, passiamo ora a quelli freschi. Partendo da quelli a minore deperibilità, potremo considerare l’acquisto iniziale di cipolle, carote e patate, ottima base per infinite preparazioni, da abbinare in corpose insalatone a tonno, legumi e altro scatolame. Anche mele, pere, banane (un poco acerbe), limoni e arance hanno una buona conservabilità, mentre per il resto della frutta e verdura sarà più pratico considerarne l’acquisto lungo il viaggio, in una delle soste a terra. In questi casi, terremo comunque presente gli spazi ridotti del frigorifero di bordo: meglio considerare acquisti da smaltire al massimo in un paio di giorni.Restando in zona frigo, questo potrà accogliere burro, formaggi, yogurt, salumi e quanto rimasto da una confezione aperta e non terminata, anche se è sempre bene valutare preparazioni e consumi in modo tale da non lasciare troppi avanzi deperibili. A questo proposito, carne e pesce possono certo essere acquistate a terra, ma sempre considerando le quantità in modo da cucinarli e consumarli in giornata. E tenendo conto, in questa come in tutte le altre occasioni, che la barca non è il luogo più adatto per misurarsi con chissà quale prodezza culinaria: se da una parte in navigazione è altamente sconsigliato cucinare, per la sicurezza di tutti è comunque sempre bene evitare lunghe cotture e l’impiego di strumenti potenzialmente pericolosi.

Lo spesone di partenza

Detto della qualità, andrebbe a questo punto affrontato l’argomento quantità. Una buona cambusa infatti non solo comprende tutti gli ingredienti necessari per nutrirsi a bordo, ma li seleziona anche nelle dosi necessarie e sufficienti a soddisfare i bisogni di tutti. Tenendo conto del numero di persone, delle loro abitudini e del numero di giorni di navigazione, dovremo munirci di carta, penna e, perché no, calcolatrice, per capire di quanta pasta, sughi, birre, biscotti e compagni avremo bisogno.

Mantenendoci sul generico e limitandoci ai prodotti di base, da completare di porto in porto, per navigare in 6 persone adulte per una settimana avremo tendenzialmente bisogno di 2 litri di olio, di un chilo di sale tra grosso e fino, di 5-6 chili di pasta, di 2 chili di riso, di uno di pelati, uno di tonno in scatola e altrettanti di legumi di diverso genere, più una selezione di sughi e conserve sott’olio e sott’aceto. Per la prima colazione, dovremo acquistare almeno mezzo chilo di caffè e una confezione grande di tè, mezzo chilo di zucchero e almeno un chilo di biscotti secchi, 3 litri di latte, 4 vasetti di confettura e 4-5 pacchi di pancarré. 

Per quanto riguarda l’acqua, andrà contato almeno un litro e mezzo a testa al giorno, mentre per vino e birra tutto dipende dalle nostre abitudini così come dallo spazio lasciato libero nei gavoni dal resto delle scorte. Passando ai prodotti freschi, da acquistare nel corso della navigazione, è difficile fare una stima preventiva, ma va ricordato che, a parte le verdure a foglia, troppo facilmente deperibili e quindi da evitare, gli ortaggi dovrebbero essere sempre i benvenuti insieme alla frutta, con acquisti di 1-2 chili per volta di ciascuna delle varietà più amate dai naviganti.