Un aperitivo in barca, con il tramonto sullo sfondo e il mare color lavanda che si confonde con il cielo. Esiste forse immagine più rilassante? Chi ha già vissuto questa bella esperienza come ospite certo non vedrà l’ora di ripeterla, chi l’ha organizzata… beh, dipende.
Se si tratta di qualcosa di semplice, di un rito ormai consolidato da celebrare sera dopo sera tutto andrà in automatico anche per chi deve provvedere a cambusa e gestione di spazi e stoviglie. Se invece vogliamo fare le cose in grande, magari per festeggiare una ricorrenza e per concludere degnamente una settimana di navigazione, ecco che l’ansia da prestazione si fa sentire, con il desiderio di realizzare qualcosa di davvero memorabile. E urge quindi una organizzazione migliore. Sia per la cambusa sia per l’attrezzatura.
Le bevande per un rito quotidiano
Anche il rito quotidiano, comunque, va un po’ pensato. E perché l’aperitivo in barca segni degnamente la fine della giornata, in previsione di una altrettanto bella cena sotto le stelle e una notte ritemprante, meglio non affidarsi troppo al caso. Partendo dalle bevande. Posto che mettersi a spremere limoni, centrifugare ananas, tritare ghiaccio e shakerare complessi cocktail non è il massimo a bordo, la scelta dei drink cadrà su ben più semplici ma altrettanto rinfrescanti vini e birre.
Un bianco o una bionda ben freddi sono impareggiabili al termine di una calda giornata, da sorseggiare tra un confronto tra quanto vissuto nelle ultime ore, la programmazione del giorno seguente o, più semplicemente, la contemplazione del mare e del cielo che cambiano colore. Per non privarsi di questo impagabile momento, prima della partenza dovremo rifornire la cambusa del giusto numero di lattine e bottiglie, contate (con generosità!) sulla base del numero di partecipanti al viaggio. Ogni sosta a terra sarà l’occasione per rinnovare le scorte, approfittando dei diversi luoghi visitati per fare incetta delle eccellenze locali. Discorso che vale, ovviamente, anche al di fuori della categoria beverage…
Per non ritrovarsi con vinelli tiepidi e birrette imbevibili, infine, durante il giorno dovremo anche ricordarci di mettere in fresco quanto intendiamo bere in serata (contando, già che ci siamo, anche la cena), facendo quindi i conti con lo spazio del frigo già occupato da cibi freschi e deperibili.
Piccole bontà da spizzicare
A proposito di cibo, sempre per accompagnare l’aperitivo quotidiano faremo fruttare quella scorta di cracker e prodotti da forno che mai deve mancare a bordo, abbinandovi quanto in genere consumiamo anche a terra, purché non sia troppo complicato da servire e consumare così come da conservare. Patatine, noccioline e salatini vanno bene, pur senza esagerare e soprattutto evitando cibarie unte che possano sporcare la barca quando non rendere scivolose le superfici.
Come già accennato parlando delle bevande, le puntate sulla terraferma saranno l’occasione per acquistare le delizie locali, dal pane carasau, perfetto da sgranocchiare e facile da stivare, alle olive, le acciughe o, perché no, qualche buon formaggio da consumare rigorosamente in giornata. Chi preferisce restare sul leggero potrà fare anche scorta di verdure, da consumare crude e limitando pinzimoni e salsine.
Piatti, bicchieri, posate e…
A grandi linee, per quanto riguarda bevande e stuzzichini l’aperitivo a bordo non si discosta troppo da quello a terra. Quello che cambia, oltre a una maggiore razionalità nel fare le scorte, sono gli utensili. Per evitare sprechi e inquinamento, la soluzione classica è quella di affidarsi a bicchieri, piatti, sottobicchieri e vassoi in melamina o comunque in materiale infrangibile, riutilizzabili. Meglio comunque limitare vetro, cristallo, ceramica e quanto in generale si può rompere, così come è consigliabile evitare di produrre eccessivi scarti potenzialmente inquinanti. Bando dunque alla plastica usa e getta e via libera appena possibile alla carta, al bambù e alla polpa di cellulosa per stoviglie riutilizzabili ed eventualmente compostabili.
Un aperitivo in barca per fare festa
La dotazione descritta risulterà quanto mai utile quando vorremo organizzare un aperitivo speciale, dove alle birre e al vino, con qualche eventuale incursione nel campo dei long drink (rum e cola e gin e tonic su tutti), assoceremo stuzzichini e snack leggermente più complessi delle patatine.
Per questi casi l’ideale sarà una volta di più sfruttare le bontà locali, programmando le escursioni a terra anche in prospettiva di qualche acquisto goloso da consumare in barca. Focacce, sottoli e sottaceti (con moderazione), frutta secca e fresca, formaggi e salumi saranno i benvenuti, da porzionare preventivamente in modo che per tutti ne sia agevole il consumo. Non farà male avere a disposizione una buona borsa frigo, sia per fare gli acquisti, sia per tenere in fresco bevande e cibi deperibili via via che li mettiamo in tavola.
Se desideriamo preparare qualcosa con le nostre mani, il consiglio è sempre quello di limitarci a cose semplici, meglio se non cotte, sia per non rovinarci il divertimento e il relax, sia perché sono comunque preferibili i cibi leggeri. Via libera dunque a salsine preparate a freddo, con l’ausilio di pochi utensili, meglio se non elettrici, dove intingere le verdure fresche tagliate a bastoncini o da spalmare sui crostini e su quell’ottimo pane comprato in quel negozietto che ci ha rubato il cuore la scorsa mattina…