Finalmente il gran giorno è arrivato: si parte per le nostre vacanze in barca! Le borse sono pronte, la spesa fatta, amici e familiari sono con noi alla base del charter, ma… Prima di mollare gli ormeggi c’è ancora una tappa da affrontare: il check in. Quando prendiamo in locazione una barca questo passaggio è inevitabile. E meno male, aggiungiamo noi. L’attento e scrupoloso controllo di impianti e dotazioni della barca va infatti a tutelare non solo i nostri interessi ma anche quelli della società di charter, che in questa fase può dare ulteriore prova di serietà e affidabilità.
L’importanza del check in per partire tranquilli
Tutto quello che ci viene consegnato sarà sottoposto a una analisi dettagliata che ci consentirà da una parte di navigare sereni e dall’altra di non ritrovarci con brutte sorprese al rientro, al momento del check out. Eventuali parti o attrezzature danneggiate o non funzionanti, se non segnalate alla partenza, potrebbero infatti crearci problemi non solo pratici in navigazione, ma anche materiali terminata la vacanza, nel caso dovessimo pagare i danni a noi imputati. Per evitare spiacevoli equivoci, è fondamentale che prima della partenza ogni parte della barca e ogni sua dotazione siano passate al setaccio, sia dentro sia fuori.
Meglio soli che troppo accompagnati
Per quanto dunque la voglia di sentirci finalmente in vacanza sia tanta, il consiglio è di prenderci tutto il tempo che serve, dedicandoci a queste operazioni di controllo con mente sgombra e animo sereno. Per facilitare le cose e non sentire la pressione di familiari e amici che fremono per la voglia di partire, la cosa più saggia sarebbe presentarci al check in da soli o tutt’al più con un amico, se siamo noi a condurre la barca, o insieme allo skipper, se ne abbiamo assoldato uno. Se è vero infatti che quattro occhi vedono meglio di due, quando le persone cominciano a essere troppe c’è il rischio di subirne la tensione nonché l’ingombro fisico, accentuato dalla presenza di bagagli a volte posati anche dove non dovrebbero. In questa fase, invece, è quanto mai importante avere ampio spazio di movimento con tutte le superfici bene in vista.
Investire del tempo ora per non perderlo dopo
In accordo con il referente del charter ci prenderemo tutto il tempo necessario a seguire le 2 fasi del check in: all’interno e all’esterno dell’imbarcazione. Sarà l’occasione per prendere confidenza con la barca, ponendo tutte le domande necessarie sull’attrezzatura e gli impianti. Per quanto noioso, questo lavoro ci consentirà di risparmiare tempo in seguito, evitandoci di dover chiamare l’agenzia in navigazione per farci spiegare posizioni e funzioni non studiate in precedenza. Tra le altre cose, dovremo ad esempio porre attenzione a tutti i comandi dell’elettronica sul quadro della strumentazione così come al funzionamento delle prese a mare o le principali manovre correnti in pozzetto. Senza temere di sembrare pedanti, ci informeremo su ogni dettaglio, eventualmente prendendo appunti o facendo fotografie e video per memorizzarne il funzionamento.
Una check list da spuntare e conservare
Fondamentale sarà la lista delle dotazioni e degli accessori presenti a bordo. Il referente della società armatrice ci presenterà una dettagliata check list con le dotazioni, le parti della barca e le funzionalità da spuntare. Sempre ricordando che il tempo trascorso in questa fase è tempo investito e non certo perso, controlleremo la posizione e le condizioni di ogni dotazione citata nell’elenco, dagli attrezzi di base alla borsa del pronto soccorso, spuntando le diverse voci una volta verificatene la presenza e lo stato. Utile per prendere confidenza con la barca, questa lista, che andrà regolarmente firmata da entrambe le parti, sarà fondamentale anche al momento del check out per riverificare che tutto funzioni e che nessuna dotazione sia andata perduta o danneggiata. Nel caso non capiamo qualcosa o ci sembri poco chiaro, non dovremo avere paura di segnalarlo. In perfetta buona fede, la società di charter potrebbe non essersi accorta di un problema o di un danno magari provocato da chi ci ha preceduto, da risolvere comunque prima della partenza.
Porre tutte le domande. Senza imbarazzi
Le cose fondamentali da chiedere senza temere di apparire ingenui vanno dal come si accende e si spegne il motore a dove si trovano le prese a mare per aprire le casse delle acque scure. Per evitare di rovinarci la vacanza (e pagare poi lo spurgo) non dimentichiamo che le taniche devono essere aperte. Contrariamente, potrebbero essere intasate, con il rischio di ritrovarci in breve con il bagno non funzionante. In generale tutto deve essere perfettamente funzionante, quindi dovremo verificare le perfette condizioni e il funzionamento delle vele così come del motore, delle luci come del fuoribordo del tender. Per qualunque dubbio, meglio chiedere che ritrovarci attaccati al cellulare in piena navigazione o con il panico di rovinarci la vacanza per un dettaglio che avremmo potuto risolvere facilmente prima di partire. Eventualmente investendo qualche ora per provvedere alle eventuali riparazioni o sostituzioni.
Un check out ben fatto. Per concludere la vacanza con un sorriso
Giunti al termine della vacanza, al mattino dell’ultimo giorno o la sera del precedente (con chiusura la mattina dopo se dormiamo a bordo), verrà il momento del check out. Importante quanto il check in, questo passaggio è fondamentale per controllare lo stato di dotazioni e strumenti. Tutte le cose già analizzate alla partenza saranno riverificate al check out. Lista firmata alla mano, ci assicureremo di restituire la barca nelle stesse condizioni in cui ci è stata consegnata, fatta salva ovviamente la normale usura. Anche a questa fase dovremo dedicare il giusto tempo e la dovuta attenzione. Se prima il rischio era quello di incappare in problemi e difficoltà in navigazione, ora dovremo garantire che tutto sia in ordine e che la cauzione depositata al momento del noleggio possa esserci interamente restituita. Come alla partenza, anche in presenza di uno skipper parteciperemo personalmente al controllo, fornendo tutte le informazioni richieste e concludendo con un sorriso e una stretta di mano la bella esperienza appena vissuta a bordo.